1960 PLYMOUTH XNR

La XNR deve il nome al suo disegnatore, Virgil M. Exner, Chief Designer del gruppo Chrysler.

Di questa espressione molto personale della sua filosofia di disegno, Exner ebbe a dire che lui "si stava sforzando di evitare la grandezza e la staticità che sono sgraziate e non si addicono ad un'automobile. La meta è tentare di dare un look aggraziato con una forma che ispira movimento. La forma a cuneo esprime questa funzione dell'automobile perchè da un senso di direzione".

La costruzione della XNR fu affidata alla Carrozzeria Ghia.

L'obiettivo era quello di rivaleggiare con i modelli sportivi di altre marche, tra cui la Ford Thunderbird e la Chevrolet Corvette, però, mentre questi modelli sono stati prodotti in serie, la XNR era troppo avanti per il suo tempo e non è mai stata commercializzata.

Costruita a Torino dalla Ghia, la XNR cattura immediatamente l'attenzione con il suo stile asimmetrico, l'enorme presa d'aria sulla parte anteriore e il poggiatesta che si estende fino alla parte posteriore. Parte posteriore che è anche essa estremamente asimmetrica finendo con un enorme "croce" sul lato sinistro.

Il posto di guida, in un primo momento, la fa sembrare una monoposto, ma sotto il coperchio è nascosto il secondo sedile per il passeggero.

Per quanto riguarda il motore, non è esattamente una "muscle car", infatti monta uno Slant-Six (6 cilidrindri a V) da 2,8 litri che eroga 250 cv. L'auto riusciva a raggiungere facilmente i 7000 giri raggiungendo una velocità massima di 240 chilometri all'ora!

L'unico esemplare esistente è stato venduto all'asta per la modica cifra di 935.000 dollari.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Plymouth