1940 CHRYSLER THUNDERBOLT

Due anni dopo che la GM aveva rilasciato la prima concept car americana (la Buick Y-Job del 1938), la Chrysler rispose con questa Thunderbolt, "l'auto del futuro."

L’auto fu disegnata secondo i dettami del movimento popolare Art Déco, prima che arrivasse la "Jet Age", quella delle auto che sembravano missili. Uno degli aspetti più sorprendenti della Thunderbolt erano sue linee morbide e pulite, senza interruzioni con dettagli troppo vistosi, cosa che poi divenne un trend negli anni successivi.

La carrozzeria fu costruita da LeBaron a Detroit su progetti e disegni di Ralph Roberts e Alex Tremulis (quest’ultimo ricordato soprattutto per aver disegnato la Tucker).

Il nome Thunderbolt fu un omaggio al record ottenuto da George Eyston nel 1938 che aveva raggiunto i 575 kmh sul lago salato di Bonneville. Contrariamente alla moda vigente, la Thunderbolt non aveva la griglia anteriore.

Molto simile alla Peugeot Décapotable del 1938, la Thunderbolt era stata dotata di un hardtop a scomparsa. A differenza delle convertibili moderne, questo significava che l'intera parte posteriore era occupata dal meccanismo del tetto. In pratica l'auto riusciva ad ospitare solo tre passeggeri essendo la parte posteriore occupata dalla capote.

La Thunderbolt era dotata di una serie di caratteristiche comandate elettricamente. Tra queste, le porte elettroidrauliche, i vetri elettrici e i fari pop-up. L'interno era rivestito in pelle ed il cruscotto era in alluminio.

Nel periodo tra il 1940 e il 1941 furono costruite solo cinque o sei Thunderbolt, in diversi colori. Queste auto vennero presentate al Salone di New York del 1940 e successivamente portate in giro in tutti gli Stati Uniti. Oltre ad avere una colorazione diversa le vetture presentavano anche dettagli differenti.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Chrysler