1996 FIAT MULTIPLA PROTOTIPO

“Sarete belli voi!” Con questo slogan nel 1998 la Fiat, con molta ironia, pubblicizzava la sua nuova vettura per famiglia: la Multipla.

Questo perché nel 1996 all’uscita del prototipo le reazioni non furono proprio positive. L’auto sembrava brutta e sgraziata, con le sue forme ispirate, sembra, al muso di un delfino. Il fatto di vederla poi in produzione senza neanche un cambiamento fece storcere il naso a tanti.

Naturalmente, come succede in questi casi, da parte della critica e della stampa ci furono reazioni contrastanti. La rivista Time la inserì tra le 50 auto più brutte mai costruite, ma i meriti della Multipla ebbero anche una certa visibilità ed approvazione internazionale; nel 1999 il Museum of Modern Art di New York la inserì nella sua mostra “Different Roads” come uno degli esempi delle nuove tendenze della motorizzazione di massa.

Ma aldilà della facile ironia e delle battute, il prototipo presentato a Torino mostrava una certa dose di coraggio ed innovazione. Fortemente voluta dal suo progettista, Roberto Giolito, la Multipla con le sue due file di sedili a tre posti, il pavimento piatto, un bagagliaio molto ampio ed una lunghezza inferiore ai 4 metri dettava nuove regole per le auto da famiglia. Era stata creata un’auto estremamente abitabile in poco spazio e con costi il più possibile contenuti.

Merito della progettazione Space Frame, all’uso di estrusi in acciaio e alle avanzate tecnologie di stampa.

A restare intatta, a distanza di più di vent'anni, è soprattutto l'idea di "monolocale in movimento" che Giolito mise sul tavolo dell'allora amministratore delegato Paolo Cantarella. Salire sulla Multipla è un'esperienza di condivisione dell'abitacolo unica, senza precedenti. Il montante anteriore, come la meccanica, è collocato il più avanti possibile per aumentare l'abitabilità interna, eccellente anche per i passeggeri più alti grazie al tetto rialzato.

Sulla Multipla la plancia si sviluppa in profondità, con le bocchette dell'aria e i comandi della strumentazione accorpati al centro e orientati verso il pilota, disposti per essere usati con facilità, proprio come si dispongono gli oggetti su una scrivania.


Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Archivio Fiat