1978 VAUXHALL EQUUS CONCEPT

“Questo è il progetto più intransigente su cui abbia mai lavorato. È una pura affermazione grafica con spigoli vivi che definiscono superfici tese e strette!" Queste le parole di presentazione di Wayne Cherry, all’epoca direttore del design di Vauxhall, al Motor Show di Birmingham del 1978 dove venne esposta per la prima volta la concept Equus.

L'idea iniziale per la Equus, come per molti altri concetti Vauxhall, venne a Bob Price, presidente e amministratore delegato del marchio inglese. La sua visione era quella di ridefinire il concetto di roadster sportivo britannico, in considerazione del fatto che le Triumph Spitfire e le MG Midget stavano diventando obsolete.

Per la costruzione della Equus (del latino, cavallo) fu utilizzato come base il telaio della Panther Lima, una kit-car britannica che utilizzava componenti Vauxhall. La scelta della Panther come base fu proprio di Wayne Cherry che, avendo visto quanto fossero ben costruite, decise di affidare a loro la realizzazione della Equus.

Il design della carrozzeria (si dice disegnata dallo stesso Cherry, ma da prendere con il beneficio del dubbio) era tutta linee rette che si incrociavano con angoli acuti. Il risultato fu una roadster molto squadrata, ma non priva di una certa eleganza. Una caratteristica particolare erano le grandi "branchie" verniciate in un colore più scuro rispetto al resto della vettura. Non aveva scopi pratici, ma era solo destinato ad influenzare la percezione delle proporzioni dell'auto.

L'auto riscosse un notevole successo al NEC Motor Show del 1978, alimentando le speranze dei fan del marchio su una sua produzione in serie. Purtroppo la Equus era solo uno splendido esempio delle capacità del Dipartimento di Design di Luton e non ci è mai stata una vera possibilità di produrla. I vertici della GM probabilmente ritennero che I costi sarebbero stati proibitivi.

Fonte: ArchivioPrototipi.it - Vauxpedianet
Image Credit: Vauxhall