2007 ZAGATO DIATTO OTTOVU

Nel 2007, in occasione del centenario del marchio Diatto, due appassionati collezionisti si sono rivolti alla Zagato con il desiderio di far rivivere il passato. Nel lontano 1921, Ugo Zagato progettò una carrozzeria leggera ed aerodinamica per il telaio della Diatto 25 4DS. Dopo aver richiesto e, ovviamente, ottenuto l'autorizzazione dall'attuale proprietario del marchio Diatto ed aver ricevuto i due telai meccanizzati, l'Atelier Zagato ha prodotto due vetture su misura per i fortunati clienti nella tipica tradizione “sartoriale” italiana di alta classe.

Per questo prototipo la Zagato non ha potuto ispirarsi direttamente ad una Diatto, visto che le ultime vetture risalgono agli anni '30. Quindi la carrozzeria milanese ha “estratto” e ripreso il meglio di quanto visto sulle Diatto fino agli anni '30. Ne sono derivati deriva due coupé dal look pulito e molto sobrio, da vere granturismo, anche se i fari anteriori a goccia e le profonde scanalature sulle fiancate danno grinta all'insieme.

La carrozzeria delle due gran turismo è interamente in alluminio, uno dei punti di forza di Zagato, apprezzata e riconosciuta dai collezionisti più esigenti. I cofani sono stampati in un unico pezzo per sottolineare la libertà che consente ancora un approccio non industriale al prodotto.

La mascherina anteriore è ribassata, mentre il lunotto arrotondato ed i fanali sottili sono dettagli immancabili per una vera granturismo. Anche l'interno è pulito ed essenziale, tanto è vero che tutti i comandi sono raggruppati vicino alla leva del cambio: nel cruscotto spiccano soltanto le tre bocchette dell'aria.

La parte anteriore e posteriore trilobata dei veicoli richiamano il design delle auto da competizione Diatto. Sotto al cofano pulsa un motore V8 Ford di 4.6 litri, elaborato Roush che arriva a sviluppare 530 o 650 cavalli, a seconda del livello di elaborazione richiesto dal cliente. Il cambio è a 5 marce e la trazione posteriore.

Le due vetture, oltre che nel colore, differiscono solo in alcuni dettagli del frontale.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Zagato