1982 GHIA FORD BREZZA

Il concetto Ghia Brezza è un brillante esempio del talento degli artigiani della Carrozzeria Ghia e la praticità con cui progettisti e designer si avvicinano al loro lavoro.

A differenza della sua contemporanea, Ghia Barchetta, la Brezza è un concetto a motore centrale creato a partire dai componenti di un motore anteriore.

La Brezza, con il suo disegno ad alto livello aerodinamico e vivacità artistica, è opera di una donna: Marilena Corvasce, una designer italiana che ha cominciato la sua carriera nell'atelier di Giorgetto Giugiaro, circa 15 anni prima di "inventarsi" la Brezza.

Il motore centrale della Brezza è stato montato sul pianale della Ford Escort. L'alimentazione della Brezza era proprio il motore da 1.6 litri utilizzato sulla Escort.

Progettata per studi sull'aerodinamica, la Brezza incorpora le ruote posteriori carenate, i fari a scomparsa e carenature anche davanti alle ruote per pulire i flussi d'aria sotto la vettura.

Il flusso d'aria sotto la macchina è stato usato per estrarre l'aria per il raffreddamento del radiatore, che ha comunque prese d'aria anche sotto il muso.

Ad avvalorare il coefficiente di 0,30, ci sono i finestrini azionati elettricamente e i serramenti a filo, che oltretutto aggiungono un aspetto elegante della vettura.

All'interno, il cruscotto rosso e nero contiene tutti gli indicatori analogici che sono montati dietro uno schermo di plastica. La leva del cambio automatico è stata montata sotto il controllo della temperatura e la radio.

La carrozzeria della concept Ghia Brezza è leggermente arrotondata, con un "naso" molto basso e senza intoppi sulla pendenza del cofano anteriore, dovuto anche alla delocalizzazione del motore dietro i sedili posteriori.

I fari sono retrattili e le luci di posizione sono a filo con gli angoli della carrozzeria. Il cofano si congiunge senza intoppi con un parabrezza fortemente inclinato.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Ghia