1995 CASTAGNA ALFA ROMEO VITTORIA

Nel 1994 Uberto Pietra, esperto conoscitore di auto e collezionista e Gioacchino Acampora, architetto-designer, rilevarono i diritti del marchio Castagna, scaduto da quarant’anni e vollero riprendere la filosofia della famosa Carrozzeria dei primi del secolo, cioè proporre auto in esemplare unico e costruite totalmente a mano. Così, tra il 1994 ed il 1995 costruirono questo prototipo denominato “Vittoria”, dal nome della figlia di Pietra.

La Vittoria era basata sul pianale e la meccanica dell’Alfa Romeo 75 V6 3.0 potenziata, (il mitico “Busso”). Infatti la potenza fu portata dai 192 CV originali a poco più di 300 CV.

Lo stile all’epoca fu considerato controverso, l’auto aveva una forma sbalorditiva per quei tempi, con una interessante caratteristica extra che era il tetto completamente in vetro. Infatti dal parabrezza a doppia curvatura fino al lunotto è tutto in vetro senza soluzione di continuità.

Le estremità anteriore e posteriore alternano forme piene e vuote. La parte anteriore racchiude tra una fanaleria sottile (di derivazione Opel Calibra) una rielaborazione molto particolare e personale del tradizionale scudetto Alfa Romeo, che si staglia nel vuoto. Il colore bianco crea un contrasto netto con le estremità anteriore e posteriore dettagliate in nero e prodotte specificamente in carbonio.

L’aspetto generale è fatto di forme raccordate ed altre violentemente spezzate. Decisamente un design personale e con poche concessioni ai compromessi. La Castagna Vittoria debuttò al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra nel marzo 1995, in uno stand specifico, ricevendo commenti contrastanti perché probabilmente troppo avveniristica per l’epoca.

Fonte: ArchivioPrototipi.it
Image Credit: Carrozzeria Castagna